La calendula: significato e proprietà benefiche

La calendula officinalis è un fiore molto conosciuto, la cui storia è ricca di simbologie. Originaria dell'Egitto, si trova principalmente in collina e nella zona mediterranea in prati e campi. È anche utilizzata come pianta ornamentale grazie ai suoi colori vivaci che vanno dal giallo all'arancio.

Sommario

Origine e significato del nome

L'origine del nome calendula è ancora oggetto di dibattito. Alcuni ritengono che derivi dal latino calendae, in riferimento al tempo che scorre, poiché la fioritura di questa pianta dura molti mesi. Altri, invece, pensano che derivi dalla parola greca kàlanthos, che significa coppa o cesta, a causa della forma del fiore.

Storia e leggende

La calendula è stata utilizzata fin dall'antichità, ma è stata dimenticata per molto tempo fino a quando non è stata riscoperta dalla medicina moderna per le sue proprietà benefiche. Secondo la tradizione contadina, i fiori di calendula si aprono lentamente al mattino e si rivolgono verso il sole, mentre al tramonto si abbassano verso terra. I contadini, osservando l'apertura dei fiori al mattino, facevano pronostici sul tempo: se i fiori erano ancora chiusi verso le otto del mattino, si aspettavano pioggia.

È interessante notare che i petali di calendula venivano utilizzati come sostituti dello zafferano dai Romani. Inoltre, i fiori venivano spremuti freschi per ottenere un succo utilizzato per tingere di giallo. La calendula era chiamata solsequium dai Latini perché i suoi fiori seguono il sole.

Secondo una leggenda azteca, la calendula sarebbe nata dal sangue dei guerrieri caduti in battaglia. Nella mitologia greca, invece, il fiore è associato ad Afrodite, che lo pianse dopo la morte del giovane amante Adone. Le sue lacrime si trasformarono in calendule, e per questo motivo il fiore veniva associato a simbologie tristi legate a pene d'amore, gelosia e inganni.

Proprietà della calendula

La calendula è conosciuta per le sue proprietà benefiche sulla pelle. Grazie alla sua azione antinfiammatoria, antisettica e cicatrizzante, è in grado di dare sollievo in caso di problemi cutanei. È utilizzata principalmente sotto forma di pomata per accelerare la cicatrizzazione e favorire la guarigione di scottature, ustioni, piaghe, ferite superficiali, abrasioni e geloni. La calendula è particolarmente efficace nel trattamento di eczemi, dermatosi, pelle secca, screpolata e arrossata.

Fiori di malva: benefici e proprietà

Oltre alle sue proprietà cicatrizzanti, la calendula può essere utilizzata per contusioni, piaghe, ustioni, geloni e varici. È consigliabile avere sempre a disposizione una pomata contenente un'elevata percentuale di principio attivo, soprattutto durante le vacanze estive, per lenire la pelle arrossata sia dei bambini che degli adulti.

Olio di calendula

Un altro utilizzo della calendula è la produzione di olio. Macerando i fiori di calendula in olio, si ottiene un rimedio con potenti proprietà eudermiche, in grado di migliorare lo stato della pelle quando è irritata e screpolata. L'olio di calendula è particolarmente utile per le mamme, poiché lenisce e protegge la pelle sensibile e irritabile dei neonati e dei bambini. Può essere utilizzato preventivamente per prevenire la formazione di ragadi al seno durante l'allattamento e favorire la cicatrizzazione di quelle già presenti.

In conclusione, la calendula è un fiore molto versatile, con una lunga storia ricca di simbologie. Le sue proprietà benefiche sulla pelle la rendono un rimedio naturale molto apprezzato, soprattutto per problemi cutanei. Sia l'utilizzo esterno sotto forma di pomata, che l'olio di calendula, sono ottimi alleati per la salute e la cura della pelle.

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