Trifoglio fiore giallo: pianta invasiva e pericolosa

Il trifoglio fiore giallo, noto anche come acetosella gialla, è una specie erbacea originaria del Sudafrica che è stata introdotta nel Mediterraneo a scopo ornamentale. Questa pianta, scientificamente chiamata Oxalis pes-caprae, è stata coltivata in Sicilia fin dal 1796 e si è diffusa ampiamente in diversi ambienti, inclusi quelli ruderali e agricoli.

Sommario

Caratteristiche del trifoglio fiore giallo

Il trifoglio fiore giallo ha un bulbo perenne sotterraneo da cui in autunno emerge un fusto sotterraneo che forma una rosetta di foglie a livello del suolo. Queste foglie sono composte da tre segmenti obcordati, simili a cuori, e assomigliano a quelle del trifoglio. Successivamente, si sviluppano piccioli che possono raggiungere i 20 cm di altezza.

L'infiorescenza del trifoglio fiore giallo è portata su un lungo scapo senza foglie e riunisce da 5 a 19 fiori con corolla a imbuto di colore giallo limone. Ogni fiore ha 5 petali. La fioritura di questa pianta avviene da novembre a maggio.

Riproduzione del trifoglio fiore giallo

Il trifoglio fiore giallo si riproduce principalmente per via vegetativa e il frutto, chiamato capsula, matura raramente. Il bulbo sotterraneo produce piccoli bulbi, chiamati bulbilli, in primavera. Questi bulbilli possono germogliare nell'autunno successivo e dare vita a nuove piantine.

La produzione di grandi quantità di bulbilli permette al trifoglio fiore giallo di diffondersi rapidamente, formando tappeti estesi. Il rimescolamento del terreno causato dall'uomo o dagli animali favorisce l'invasione della specie, disperdendo i bulbilli.

Diffusione e impatti del trifoglio fiore giallo

Il trifoglio fiore giallo è ampiamente diffuso nel Bacino Mediterraneo, soprattutto nelle zone ruderali, negli incolti e come infestante dei coltivi, come gli oliveti e i vigneti. Popolamenti molto fitti di questa pianta possono inibire la germinazione dei semi di altre piante erbacee, minacciando la conservazione di specie che sono indicatori di agricoltura tradizionale. Inoltre, la presenza del trifoglio fiore giallo può causare una diminuzione della resa dei raccolti.

Le foglie del trifoglio fiore giallo contengono grandi quantità di ossalati, che sono tossici e pericolosi per il bestiame. Questo può avere seri impatti nelle aree in cui la pastorizia rappresenta una fonte essenziale di reddito.

L'eradicazione del trifoglio fiore giallo è particolarmente difficile, poiché la rimozione meccanica della parte superficiale può provocare l'ulteriore diffusione della specie. Questa pianta è invasiva in gran parte della penisola italiana, come Liguria, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio, Campania e Puglia, e si è naturalizzata nelle altre regioni.

Trifoglio fiore giallo nelle Isole Ponziane

Nelle Isole Ponziane, come in molte altre isole del Mediterraneo, il trifoglio fiore giallo è una specie ruderale e infestante dei coltivi. A Ventotene, è molto diffuso nelle aree interne tra Punta Eolo, Parata Grande e Punta Pascone, e talvolta si trova anche nei piccoli lembi di macchia a lentisco. È abbastanza comune anche a Palmarola, lungo il sentiero che da Cala del Porto sale verso l'interno dell'isola, tra canneti e aree di ricolonizzazione a rovi. A Ponza, si trova negli stessi tipi di ambienti.

Conclusioni

Il trifoglio fiore giallo è una pianta invasiva che rappresenta una minaccia per l'agricoltura e la biodiversità. La sua diffusione rapida e la sua capacità di riproduzione vegetativa la rendono particolarmente difficile da eradicare. È importante prendere misure per limitare la sua espansione e proteggere gli ecosistemi in cui si trova. La consapevolezza e la conoscenza di questa specie invasiva sono fondamentali per gestire efficacemente il suo impatto negativo sull'ambiente.

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